Mi chiamo Davide Kay Paderni, sono un fotografo professionista e da oltre dieci anni viaggio per il mondo con un’obiettivo: catturare l’essenza viva di ogni volto, paesaggio e soggetto che incontro. Attraverso la mia macchina fotografica, voglio raccontare frammenti di vita autentici, offrendo al pubblico un’occasione unica per immergersi in realtà lontane, spesso sconosciute, ma ricche di storia.

 

 La mia attività spazia dalla ritrattistica alla

street  photography, fino alla fotografia di moda. Questa passione nasce a vent’anni, durante il mio primo viaggio in Australia ed è stato lì, che prendendo in mano la macchina fotografica per la prima volta, ho compreso quanto possa essere potente il messaggio racchiuso in un’immagine. Ho sempre viaggiato da solo, zaino in spalla, esplorando paesi come India, Nepal, Cambogia e Indonesia che mi hanno donato alcune tra le esperienze più estreme della mia vita. Ho potuto incontrare soggetti unici da fotografare scoprendo così la ritrattistica.

 

Trovo che la potenza della fotografia dimori nella capacità di raccontare una storia. Scattare foto a un bambino è affascinante, ma è nell'anziano che il corpo, il viso e le rughe narrano il vissuto di una vita.

 

Da autodidatta, durante il lockdown, ho scoperto la luce artificiale che utilizzo ora nei miei lavori di Fashion photography. Sperimentare con una luce artificiale ha il suo fascino, ti permette nuove soluzioni, risparmio di tempo e possibilità di creare. Tuttavia, continuerò sempre a preferire la luce naturale sia per la ritrattistica che per la Street, poiché donerà sempre quella sensazione di autenticità che non si può imitare.

 

Sono da sempre ispirato dai lavori e dall’impronta di McCurry e Salgado, e quando scatto, l’obiettivo non è solo documentare, ma trasmettere un messaggio potente: mostrare la bellezza della diversità e far emergere il vissuto autentico di persone e comunità.